giovedì 30 dicembre 2010

Dualità | Dualité


La natura duale delle donne

"Chiunque si accosti a una donna, si trova in effetti in presenza di due donne: un essere esterno e una "creatura" interiore, una che vive nel mondo di sopra, e una che vive in un mondo non facilmente visibile. L'essere esterno vive alla luce del giorno ed è facile osservarlo. E' spesso pragmatico, acculturato e molto umano. La creatura, per contro, spesso sale in superficie arrivando da molto lontano, apparendo e rapidamente scomparendo, lasciandosi sempre dietro una sensazione: qualcosa di sorprendente, originale, sapiente.
La comprensione di questa duplice natura talvolta induce gli uomini, e persino le donne, a chiudere gli occhi e a chiedere aiuto al cielo. Il paradosso della natura gemella delle donne è che quando un lato è più freddo, l'altro è più caldo. Quando uno è più indugiante e ricco nella relazione, l'altro può talvolta essere glaciale. Spesso un lato è più felice ed elastico, mentre l'altro tende al “Non so”. Uno può essere solare, l'altro agrodolce e meditabondo. Queste “due-donne-che-sono-una” sono elementi separati ma congiunti che
si combinano in migliaia di modi."

Clarissa Pinkola Estés, Donne che corrono coi lupi




La nature duale des femmes

"Etre proche d'une femme sauvage, c'est se trouver en présence de deux femmes : l'être extérieur et la criatura intérieure, l'une qui vit dans le monde du dessus, l'autre qui vit dans le monde qui ne se laisse pas facilement voir. La créature extérieure vit au grand jour. On peut l'observer facilement. Elle est souvent pragmatique, acculturée, très humaine. La criatura, elle, émerge souvent à la surface après un long voyage, apparaissant et disparaissant tout aussi vite, mais laissant toujours derrière elle le sentiment de quelque chose qui surprend, qui est original, qui sait.
Dans leur tentative pour comprendre cette nature duale, il arrive que les hommes et parfois les femmes elles-mêmes ne sachent à quels saints se vouer. La nature jumelle des femmes a ceci de paradoxal que lorsqu'un côté est, sur le plan des sentiments, plutôt cool, l'autre a la fièvre. Quand un côté a des relations enrichissantes, l'autre peut être de glace. Un côté peut être plus heureux, plus souple et l'autre se languir d'un "je ne sais quoi". L'un peut être ensoleillé, l'autre pensif et aigre-doux. Ces "deux" femmes-qui-n'en-font-qu'une" sont des éléments séparés mais conjoints qui offrent des centaines de combinaisons dans la psyché." 

Clarissa Pinkola Estés, Femmes qui courent avec les loups. 

domenica 26 dicembre 2010

Inadeguata | Inadaptée

come un pesce fuor d'acqua.
comme un poisson hors de l'eau.

sabato 18 dicembre 2010

Harlem Nocturne

Janet Fischietto
Lady Flo
Dolly Lamour
Billie Rae
Janet Fischietto
Royal Burlesque Revue
del Sabato 11 dicembre 2010 alla Casa della Musica Salon Parisien
Presenta Lady Flo, con: Billie Rae, Dolly Lamour e Janet Fischietto.

Royal burlesque Revue
www.voodoodeluxe.com

mercoledì 8 dicembre 2010

Dedans, dehors | Dentro, fuori

Home Sweet Home

Dehors, la nuit. Fuori, la notte

Dedans, la maison: le coeur. Dentro, la casa: il cuore.

sabato 4 dicembre 2010

Amnesia

Nel linguaggio medico, l'amnesia è un disturbo della memoria a lungo termine episodica. La persona affetta da amnesia può essere incapace di ricordare eventi della sua vita recente, o in casi gravi anche eventi remoti, e può non riuscire ad acquisire stabilmente nuovi ricordi, mentre in genere è preservata la capacità di imparare nuove azioni.

L'amnésie est la perte partielle ou totale de la mémoire.
Elle peut être notamment la conséquence de troubles psychologiques (pouvant être temporaires), ou bien d'une maladie psychiatrique ou à caractère neurologique.

venerdì 3 dicembre 2010

Cartolina

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giovedì 2 dicembre 2010

Nulla | Plus rien


Qualcosa che non c'è più,
qualcosa che non c'è mai stato,
qualcosa di così tanto aspettato e desiderato da non ricordare nemmeno cosa fosse, da non riconoscerlo quando arriva.


Quelque chose qui n'existe plus,
quelque chose qui n'a jamais existé,
quelque chose qu'on a tellement attendu et désiré qu'on a finit par oublier ce que c’était, au point de ne pas le reconnaitre quand il passe.


sabato 27 novembre 2010

Stop drinking

I’m posting this on Photo Friday for this week’s challenge: hands
(grazie Max per avermi "dato una mano" :)


giovedì 25 novembre 2010

Sotto il velo | Sous le voile

Jessica Resteghini

Un velo leggero
perché non basta non parlare
bisogna anche nascondere quei visi pieni di emozioni.

Un voile léger
par ce que ne rien dire cela ne suffit pas
il faut aussi dissimuler les visages et leurs émotions.


(foto: "I promessi sposi", Teatro San Babila, novembre 2010) 

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne | Journée internationale pour l'élimination de la violence à l'égard des femmes

"Lulù" di C. Bertolazzi, Regìa di Rino Silveri con Jessica Resteghini, Teatro della Memoria 2008.


sabato 20 novembre 2010

Fango

I’m posting this on Photo Friday for this week’s challenge: vivid

giovedì 18 novembre 2010

L'amica delle mogli

Foto dello spettacolo "L'amica delle mogli" Novembre 2010 Teatro Oscar, Milano
L’amica delle mogli di Luigi Pirandello
Regia Annig Raimondi
Con Riccardo Magherini (Venzi), Annig Raimondi (Marta), Maria Eugenia D’Aquino (Elena, Signora Erminia), Vladimir Todisco Grande (Viani), Lorena Nocera (Anna, cameriera), Carlo Decio (Guido, Cameriere)
Scene Marco Di Paolo
Musiche originali Maurizio Pisati
Costumi Nir Lagziel
Disegno luci Fulvio Michelazzi
Assistenti regia Vanessa Korn, Giovanni Del Piano
Assistente scenografia Tommaso Bocchia
Organizzazione Claudia Galli
Produzione PACTA . dei Teatri

martedì 16 novembre 2010

Finalmente libera. Finalmente pazza. | Enfin sauvée. Enfin folle.


Sono una donna amata. Ho un figlio, un compagno, degli amici e una gatta.
Malgrado tutto questo mi sento sola, da sempre.
Anche adesso, dopo aver realizzato che sola, non lo sono mai stata.
Mi sono sempre ritenuta una persona indipendente, ho lasciato casa giovanissima, ho lavorato, viaggiato, avuto appartamenti. Mai sola però. Con fratelli, amici, amanti, figlio, figlio e compagno.
Credo nasca cosi quel sentimento di solitudine che provo, nel non conoscermi a fondo e di conseguenza di non riuscire a condividermi completamente con gli altri.
Ho fatto concessioni, mi sono adattata, perdendomi di vista, ignorando quella che avrei potuto o voluto essere. Più di ogni cosa soffro di solitudine perché non mi sento completa come donna, come persona.
Oggi provo addirittura invidia per le persone sole con loro stesse. Senza impegni, senza figli. So bene che qualcuna di queste persone soffre. Ma non riesco ad impedirmelo.
Vorrei lasciare tutto e tutti, stare sola. Lo sanno bene i miei famigliari che non saranno sorpresi nel leggermi, subendo spesso la mia insofferenza e le lunghe conversazioni che ne conseguono. Lo sanno e in qualche maniera lo capiscono, ma l'ho già detto di essere amata, no?
Finalmente. Sola.
Abbastanza “autosufficiente” e in pace con me stessa per poter dare di più.
Finalmente. Non più sola.

Ho visto quando ero adolescente “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders e mi è rimasto impresso per sempre.
All'inizio del film ricordo perfettamente la voce interiore della donna in bicicletta con il bimbo dietro che diceva:
“Finalmente pazza
finalmente non più sola
finalmente pazza
finalmente libera
finalmente tranquilla
finalmente una luce interiore"
FINE.

Je suis une femme aimée. J'ai un fils, un compagnon, des amis et un chat.
Malgré tout ça je me sens seule, depuis toujours...
et pourtant, j'ai un jour réalisé avec stupeur que seule, je ne l'avais jamais été.

Je me suis toujours considéré comme une personne indépendante car ayant quitté très jeune le cocon familiale, j'ai travaillé, voyagé, pris des appartements. Mais jamais seule. Avec mes frères, des amis, des amants, mon fils et pour finir avec mon compagnon et mon fils.
C'est ainsi que ce sentiment a grandit en moi, par ce que je n'ai jamais eu la possibilité de me connaître vraiment et par conséquent de n'avoir pas pu réellement me partager avec les autres.
J'ai fait des concessions, je me suis adaptée, je me suis perdue de vue, ignorant ainsi ce que je suis, aurais voulu ou pu devenir.
Plus que tout, cette solitude est due au fait que je suis incomplète, comme femme et comme personne.
Aujourd'hui j'envie ceux qui vivent seuls avec eux-mêmes, sans contraintes, même si je sais que parfois ils en souffrent.
Souvent, je voudrais tout lâcher et rester seule pour me retrouver. Mon compagnon et mon fils le savent bien et ne seront pas surpris de me lire, devant souvent subirent mes crises et les longues conversations qui en découlent. Ils le savent et essaient de me comprendre.
Enfin. Seule.
« Autosuffisante » et assez en paix avec moi même pour pouvoir donner plus.
Enfin. Plus seule.

Quand j’étais ado, j'ai vu les "Ailes du désir" de Wim Wenders qui m'a profondément marqué.
Je me rappelle encore au début du film, la voix intérieure de la femme en vélo avec son enfant derrière elle, qui disait:
« Enfin folle, enfin...
plus seule.
Enfin folle,
enfin sauvée.
Enfin folle,
enfin tranquille.
Enfin un fou,
enfin une lumière intérieure. » 

FIN.

domenica 14 novembre 2010

Liquid


I’m posting this on Photo Friday for this week’s challenge:  Liquid.

mercoledì 3 novembre 2010

Il corpo delle donne | Le corps des femmes

Oggi ho acceso la tv, pensando di trovare un omaggio a Pier Paolo Pasolini per il 25 anniversario della sua morte (un'idea in contraddizione è vero, con quella dello stesso PPP che disprezzava, visionario, questo mezzo di comunicazione).
Mi sono soffermata a guardare un servizio su Monica Bellucci, che sta girando o ha appena girato un film assieme a Robert de Niro. Ma non trattava della sua attualità cinematografica. Alcuni paparazzi hanno fatto dello foto nelle quale si intravede della cellulite. Il servizio si concludeva cosi: “la Bellucci con la cellulite, fine di un mito?”
Non conta quanto io possa stimare la Belluci come attrice, ma come donna rimango sempre basita dalla maniera nella quale veniamo trattate ogni giorno in tv.
Non importa quanto abbiamo studiato, qual'è stato il nostro percorso professionale o personale, no no no, la vera domanda è: abbiamo si o no della cellulite?
La cosa che mi ha più perplesso è stata la reazione delle donne oltraggiate che erano nello studio. Donne per le quali è obbiettivamente difficile valutare l'età: il collo e le mani potrebbero appartenere ad una sessantenne, mentre il viso (o dovrei dire maschera?) non dimostra più di 40 o 30 anni- Occhi ingranditi o ridotti a seconda della bravura del chirurgo che ha fatto loro il lifting, con la bocca rigonfia e, in questo arrotondamento provocato dallo stupore nel vedere un tale servizio, tragicamente simile a quella delle bamboline gonfiabile ad uso e consumo di piaceri solitari di alcuni uomini ....
Ma quanto possono essere sinceramente sorprese nel vedere un tale servizio quando sono state loro stesse a contribuire?
Alcune di queste donne, pure essendo intelligenti, colte e laureate, non hanno in qualche maniera accettato di avvilirsi per potersi guadagnare un posto in tv, dove regna il culto della “bellezza” e della gioventù (e questo ahimè non vale per gli uomini)?
Meglio di me lo racconta quel documentario che dovrebbero vedere tutte le donne italiane e per il quale faccio volentieri qui un po' di pubblicità. Si chiama, guarda a caso, il corpo delle donne...


Le corps des femmes

Aujourd'hui, j'ai allumé la télé, pensant voir un hommage à Pier Paolo Pasolini pour le 25e anniversaire de sa mort (une idée en contradiction d'ailleurs avec PPP, qui méprisait, visionnaire, ce moyen de communication). Je suis tombée sur un reportage sur Monica Bellucci, qui est en train de faire, ou vient de finir un film avec Robert de Niro... Mais cette émission ne parlait pas son actualité cinématographique. Des paparazzi ont fait des photos d'elle où l'on peut entrevoir de la cellulite ! Le service se terminait comme ça: « la Bellucci avec de la cellulite, la fin d'un mythe? »
Peu importe ici si j'estime ou non M.Bellucci comme actrice, mais comme femme je suis toujours surprise de voir la façon dont la télévision italienne nous traite :
Combien de temps avons-nous étudié, quel a été notre parcours professionnel ou personnel, non non non, la vraie question est : est-ce que nous avons de la cellulite oui ou non ? La réaction indignée des femmes présentes dans le studio m'a vraiment rendu perplexe. Femmes pour lesquelles il est objectivement difficile d'évaluer l'âge: le cou et les mains pourraient appartenir à une soixantaine, alors que le visage de (ou devrais-je dire masque?) ne démontre pas plus de 40 ou 30 ans, avec ses yeux agrandis ou diminués en fonction de la compétence du chirurgien qui les a opéré et avec la bouche gonflée, bombée, semblable dans ce mouvement de stupeur causé par ce « reportage » à celles des poupées gonflables qu'utilisent certains hommes pour leur plaisir solitaire....
Mais comment peuvent-elles être réellement surprises alors qu'elles ont participé elles même à cette vision dégradante des femmes que nous impose la télé? Certaines d'entre elles sont intelligentes et instruites et pourtant elles ont acceptés les règles afin de se gagner une place dans ce règne de la « beauté » et de la jeunesse (et cette règle ne s’applique pas aux hommes).
Mieux que moi le raconte ce documentaire que devraient voir toutes les femmes italiennes et pour lequel je fais volontiers ici la publicité. Il s'appelle, quel hasard, « le corps des femmes »

cliquez ici pour voir le docu en français!


Sito Il corpo delle donne   Link al video in italiano  Lien video en francais

martedì 26 ottobre 2010

Burlesque invasion


Cherry Shakewell
Apollo Dancing di Milano, sabato 23 ottobre.
Les Vedettes: The burlesque invasion
Con Lou Lou D'Vil (Helsinky), Cherry Shakewell (Brighton), Slinky Sparkles (Londra), il Boylesque con Alan Debevoise (Milano) e il Maestro di cerimonie Attilio Reinhardt.
Slinky Sparkles 
Cherry Shakewell
Lou Lou D'Vil
Alan Debevoise
Attilio Reinhardt, Mimì
 Les Vedettes, Burlesque.itPénombre

venerdì 22 ottobre 2010

Time to dance

Approfitto del tema della mostra collettiva degli (ex) allievi dell'Accademia Teatro Alla Scala alla quale partecipo, "Lo spettacolo del corpo", per inserire qui sul blog un argomento a me molto caro: la danza (un giorno parlerò della mia passione per il tango argentino che ho ballato per anni, ma che non ho ahimè mai fotografato...).

Ho sempre ballato. Con piacere, il sorriso stampato in faccia. Dappertutto. Alle feste. A casa. Per strasa. Con e senza motivo. Posso dire che rappresenta per me l'espressione della massima libertà.
Il ballo non si controlla, nasce lì, nel sentire la musica. E' uno sfogo, una gioia, è genuino. Può essere sensuale o buffo, solitario o condiviso. E' una delle cose che preferisco in assoluto. E' tutto e il contrario di tutto, è vitale.
Queste considerazioni non si addicono forse ai
ballerini professionisti? Non lo so, ma credo che una volta superate le difficoltà tecniche allora il loro sentimento deve essere più o meno lo stesso.
E le foto che seguono parlano di loro.


Je profite du thème de l'expo collective des (ex) élèves de L' Accademia Teatro Alla Scala” à laquelle je participe, “ Le spectacle du corps”, pour insérer sur ce blog un argument qui me tiens beaucoup à cœur: la danse (je parlerai un jour de ma passion pour le Tango Argentin que j'ai dansé de nombreuses années, mais que je n'ai, hélas, jamais photographié).

J'ai toujours dansé. Avec plaisir, le sourire jusqu'aux yeux. Partout. Dans les fêtes. A' la maison. Dans la rue. Avec ou sans raison. Pour moi la danse est l'expression de la plus grande des libertés.
Elle ne se contrôle pas, elle nait comme ça, au rythme de la musique. Elle déchaîne, illumine d'une joie candide. Elle peut être sensuelle ou drôle, solitaire ou partagée. Tout et le contraire de tout, vitale, c'est une des choses que je préfère en absolu.
Ces considérations s'adaptent peu aux danseurs professionnels? Je n'en sait rien, mais je crois qu'une fois surmontées les difficultés techniques, ce qu'ils éprouvent doit être plus ou moins le même sentiment.
Et les photos qui suivent parlent d'eux.

Dal venerdì 12 novembre alle ore 18.00 - lunedì 31 gennaio 2011 alle ore 20.00
Mostra fotografica collettiva "Lo spettacolo del corpo"